SINDROME METABOLICA
INTERESSA QUASI LA META' DEGLI ADULTI AL DI SOPRA DEI 50-60 ANNI !!
Un'incidenza, questa, già di per sé allarmante, ma che verosimilmente crescerà nei prossimi anni sulla scia del dilagare dell'obesità infantile.
Il fattore di rischio più importante è infatti IL SOVRAPPESO: tanto più questo è accentuato e tanto maggiori sono le probabilità di essere colpiti dalla sindrome metabolica.
Un ECCESSO di GRASSO CORPOREO, soprattutto se concentrato nella regione addominale, porta ad unoSQUILIBRIO DEL METABOLISMO dei GRASSI e degli ZUCCHERI che ha come risultato finale: la IPER-INSULINEMIA (un elevato livello di insulina nel sangue, indice di un'aumentata RESISTENZA a questo ormone detta INSULINO RESISTENZA).
Quando si instaura una condizione di INSULINO RESISTENZA, le cellule richiedono una quantità di insulina superiore alla norma, al fine di assorbire il glucosio ematico e mantenere nella norma i livelli glicemici. In simili condizioni, lecellule beta del pancreas, deputate alla produzione di insulina, vanno incontro ad un lento processo degenerativo causato dal troppo lavoro.
Si pongono così le basi per il DIABETE di tipo II, con tutte le conseguenze negative del caso.
Il rischio di sviluppare la sindrome metabolica aumenta con l'età ed è quasi sempre una diretta conseguenza di STILI DI VITA ERRATI:
- RIDOTTA ATTIVITA' FISICA E MAGGIOR SEDENTARIETA',
- ALIMENTAZIONE SCORRETTA
La maggior parte delle persone affette da sindrome metabolica SI SENTE BENE e frequentemente non presenta sintomi particolari che possano indurla a temere un RISCHIO CARDIOVASCOLARE comunque presente se non si correggono le abitudini errate
Patologie trattate
Un elenco di tutte le problematiche e patologie trattabili
Mangiare e nutrirsi in maniera intellgente per diminuire le problematiche derivanti da un cattivo stile di vita e una cattiva alimentazione